Prevenzione degli infortuni nelle opere scavoCorrado Cigaina
un'analisi delle principali opere di scavo che solitamente vengono effettuate all'interno dei cantieri edili con particolare attenzione al processo di valutazione del rischio quale strumento per definire le misure di prevenzione del Piano di Sicurezza e Coordinamento. aggiornato al giugno 2015.
Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale ed Architettura dell’Università degli studi di Cagliari
in collaborazione con
L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari
presenta il seminario di approfondimento:
“Analisi di collassi strutturali nella prospettiva dell’ingegneria forense”
Venerdì 30 Novembre 2018 ore 15.00 - 19.30
Aula Magna Facoltà di Ingegneria e Architettura
Via Marengo 2, Cagliari.
Attività a rischio di incidenti rilevanti v3Mauro Malizia
Directive 2012/18/EU of the European parliament and of the Council of 4 July 2012 on the control of major-accident hazards involving dangerous substances, amending and subsequently repealing Council Directive 96/82/EC (so-called Seveso III Directive)
Prevenzione degli infortuni nelle opere scavoCorrado Cigaina
un'analisi delle principali opere di scavo che solitamente vengono effettuate all'interno dei cantieri edili con particolare attenzione al processo di valutazione del rischio quale strumento per definire le misure di prevenzione del Piano di Sicurezza e Coordinamento. aggiornato al giugno 2015.
Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale ed Architettura dell’Università degli studi di Cagliari
in collaborazione con
L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari
presenta il seminario di approfondimento:
“Analisi di collassi strutturali nella prospettiva dell’ingegneria forense”
Venerdì 30 Novembre 2018 ore 15.00 - 19.30
Aula Magna Facoltà di Ingegneria e Architettura
Via Marengo 2, Cagliari.
Attività a rischio di incidenti rilevanti v3Mauro Malizia
Directive 2012/18/EU of the European parliament and of the Council of 4 July 2012 on the control of major-accident hazards involving dangerous substances, amending and subsequently repealing Council Directive 96/82/EC (so-called Seveso III Directive)
Corso dpr177 formazione spazi confinati - ANTEPRIMASISTEMA SRL
Modello di corso su slide in formato Power Point con documenti di gestione del corso e test di verifica dell’apprendimento.
Il corso è realizzato in conformità al Decreto Legislativo 81/08 art. 66 e 121 e Allegato IV e al D.P.R. 177 del 14/09/2011 relativo alla formazione in ambienti sospetti d’inquinamento o confinati.
Le slides proposte sono ricche di immagini, foto ed elementi grafici al fine di rendere più piacevole ed interessante l’intervento formativo sia per il soggetto formatore che per i partecipanti.
– SLIDES (in formato Power Point) modificabili, stampabili ed integrabili dal docente;
– DOCUMENTI DI GESTIONE:
– dispensa stampabile per i partecipanti contenente le slides del corso con il relativo spazio note;
– programma del corso;
– registro presenze;
– test di verifica dell’apprendimento con correttore;
– modello di attestato per i partecipanti.
Per maggiori informazioni:
http://bit.ly/corsoambienticonfinati
TEPALL - Modulo 2 - principali rischi di cantiereCorrado Cigaina
corso di studi in Tecniche della Prevenzione -Università degli studi di Pavia -corso "la sicurezza nei cantieri e delle macchine" modulo 2 -i principali rischi nei cantieri
Progetto SISMI - WP3 - Miglioramento sismico e ricostruzione antisismica di edifici storici.
Obiettivo:
Fornire, attraverso i metodi e gli strumenti dell’Ingegneria Strutturale e dell’Ingegneria Sismica, - con termini qualitativi e quantitativi – la base scientifica e tecnica ai processi decisionali dell’Amministrazione Pubblica relativamente agli edifici e ai centri storici che sono stati sottoposti a eventi sismici o che comunque esposti al rischio sismico.
Intervento alla giornata sulla sicurezza delle strutture nelle costruzioni esistenti.
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma,
20 novembre 2018
Attenzione al clima e al contesto in cui si è sviluppata la progettazione. La concezione strutturale da i geni alla struttura.
Attenzione all’organizzazione come sistema della struttura: quali sono le parti più importanti, quelle critiche, elementi secondari ma che possono cerare danno.
Le crisi strutturali sono conseguenza dell’allineamento di diverse debolezze, da quelle nella concezione, quelle nel calcolo e nel disegno, quelle realizzative, quelle legate all’uso e all’intervento di eventi accidentali / eccezionali, fino alla mancata manutenzione e al monitoraggio inidoneo. L’elefantiasi delle norme è foriera di crisi.
L’analisi è un processo strutturalo, esplorativo, in cui è essenziale valutare la sensibilità della risposta strutturale e la sua delimitazione.
La robustezza garantisce la sopravvivenza della struttura agli eventi e anche agli errori umani.
Valori limite di esposizione personale ad agenti chimiciCorrado Cigaina
un'introduzione ai valori limite di esposizione personale ad agenti chimici e un loro utilizzo nel processo di valutazione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori. Aggiornato al maggio 2017
Mappatura dei pericoli di incidente rilevante in Italia - Edizione 2013Massimo Zilioli
l rapporto contiene i risultati delle attività istituzionali realizzate da ISPRA e MATTM per predisporre ed aggiornare la mappa dei pericoli di incidente rilevante associati alle attività industriali presenti sull’intero territorio nazionale. Il rapporto segue le tre precedenti edizioni pubblicate da ISPRA nel 2000, nel 2002 e nel 2007. L’edizione 2013 è stata arricchita con una specifica appendice contenente informazioni riguardanti la pericolosità sismica associata agli stabilimenti RIR e la valutazione del potenziale impatto sui corpi idrici superficiali indotto dalla presenza di sostanze pericolose per l’ambiente e sostanze petrolifere detenute negli stabilimenti soggetti alla normativa Seveso.
“Nuovi materiali e tecnologie avanzate per la durabilità delle strutture”
Seminario 1° - 27 Maggio 2019
Presso l’Ordine degli Ingegneri di Roma Piazza della Repubblica 59.
Intervento al workshop "Incontro sui risultati tecnico-scientifici dei progetti ADAMO e SISMI nell’ambito del DTC Lazio" si terrà il giorno 22 gennaio 2020 presso l’Aula Pianterreno dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone”, via dei
Taurini 19 Roma.
Corso dpr177 formazione spazi confinati - ANTEPRIMASISTEMA SRL
Modello di corso su slide in formato Power Point con documenti di gestione del corso e test di verifica dell’apprendimento.
Il corso è realizzato in conformità al Decreto Legislativo 81/08 art. 66 e 121 e Allegato IV e al D.P.R. 177 del 14/09/2011 relativo alla formazione in ambienti sospetti d’inquinamento o confinati.
Le slides proposte sono ricche di immagini, foto ed elementi grafici al fine di rendere più piacevole ed interessante l’intervento formativo sia per il soggetto formatore che per i partecipanti.
– SLIDES (in formato Power Point) modificabili, stampabili ed integrabili dal docente;
– DOCUMENTI DI GESTIONE:
– dispensa stampabile per i partecipanti contenente le slides del corso con il relativo spazio note;
– programma del corso;
– registro presenze;
– test di verifica dell’apprendimento con correttore;
– modello di attestato per i partecipanti.
Per maggiori informazioni:
http://bit.ly/corsoambienticonfinati
TEPALL - Modulo 2 - principali rischi di cantiereCorrado Cigaina
corso di studi in Tecniche della Prevenzione -Università degli studi di Pavia -corso "la sicurezza nei cantieri e delle macchine" modulo 2 -i principali rischi nei cantieri
Progetto SISMI - WP3 - Miglioramento sismico e ricostruzione antisismica di edifici storici.
Obiettivo:
Fornire, attraverso i metodi e gli strumenti dell’Ingegneria Strutturale e dell’Ingegneria Sismica, - con termini qualitativi e quantitativi – la base scientifica e tecnica ai processi decisionali dell’Amministrazione Pubblica relativamente agli edifici e ai centri storici che sono stati sottoposti a eventi sismici o che comunque esposti al rischio sismico.
Intervento alla giornata sulla sicurezza delle strutture nelle costruzioni esistenti.
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma,
20 novembre 2018
Attenzione al clima e al contesto in cui si è sviluppata la progettazione. La concezione strutturale da i geni alla struttura.
Attenzione all’organizzazione come sistema della struttura: quali sono le parti più importanti, quelle critiche, elementi secondari ma che possono cerare danno.
Le crisi strutturali sono conseguenza dell’allineamento di diverse debolezze, da quelle nella concezione, quelle nel calcolo e nel disegno, quelle realizzative, quelle legate all’uso e all’intervento di eventi accidentali / eccezionali, fino alla mancata manutenzione e al monitoraggio inidoneo. L’elefantiasi delle norme è foriera di crisi.
L’analisi è un processo strutturalo, esplorativo, in cui è essenziale valutare la sensibilità della risposta strutturale e la sua delimitazione.
La robustezza garantisce la sopravvivenza della struttura agli eventi e anche agli errori umani.
Valori limite di esposizione personale ad agenti chimiciCorrado Cigaina
un'introduzione ai valori limite di esposizione personale ad agenti chimici e un loro utilizzo nel processo di valutazione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori. Aggiornato al maggio 2017
Mappatura dei pericoli di incidente rilevante in Italia - Edizione 2013Massimo Zilioli
l rapporto contiene i risultati delle attività istituzionali realizzate da ISPRA e MATTM per predisporre ed aggiornare la mappa dei pericoli di incidente rilevante associati alle attività industriali presenti sull’intero territorio nazionale. Il rapporto segue le tre precedenti edizioni pubblicate da ISPRA nel 2000, nel 2002 e nel 2007. L’edizione 2013 è stata arricchita con una specifica appendice contenente informazioni riguardanti la pericolosità sismica associata agli stabilimenti RIR e la valutazione del potenziale impatto sui corpi idrici superficiali indotto dalla presenza di sostanze pericolose per l’ambiente e sostanze petrolifere detenute negli stabilimenti soggetti alla normativa Seveso.
“Nuovi materiali e tecnologie avanzate per la durabilità delle strutture”
Seminario 1° - 27 Maggio 2019
Presso l’Ordine degli Ingegneri di Roma Piazza della Repubblica 59.
Intervento al workshop "Incontro sui risultati tecnico-scientifici dei progetti ADAMO e SISMI nell’ambito del DTC Lazio" si terrà il giorno 22 gennaio 2020 presso l’Aula Pianterreno dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone”, via dei
Taurini 19 Roma.
Presentazione a supporto dell'intervento di Roberto Ferrari, Responsabile sinistri Pool Ambiente, al webinar "AMBIENTE PROTETTO: NUOVI STRUMENTI PER LA PREVENZIONE DEI DANNI AMBIENTALI" del 10 giugno 2021
5. RESPONSABILE DEI LAVORI
COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE
DI PROGETTAZIONE
COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE
DI ESECUZIONE
DATORI DI LAVORO ELLE IMPRESE
ESECUTRICI E/O DEI LAVORATORI
AUTONOMI
RAPPRESENTANTE LAVORATORI PER LA
SICUREZZA
6. ELENCO DELLE FASI DI
LAVORO ED ELEMENTI DI
ATTUAZIONE
. CRONOPROGRAMMA
8. CARATTERISTICHE DELL’AREA DI CANTIERE
(Presenza di linee aeree e condutture
sotterranee)
PRESENZA DI RISCHI ESTERNI AL CANTIERE
(annegamento, traffico circostante)
RISCHI CHE LE LAVORAZIONI COMPORTANO
ALL’AREA DI CANTIERE (rumori, polveri)
9. RECINZIONE – ACCESSI E SEGNALAZIONE
SERVIZI IGIENICO ASSISTENZIALI
VIABILITA’ PRINCIPALE DEL CANTIERE
IMPIANTI DI ALIMENTAZIONE E RETI
PRINCIPALI DI ELETTRICITA’, ACQUA, GAS
ED EDERGIA DI QUALSIASI TIPO
10. IMPIANTI DI TERRA PROTEZIONE CONTRO
LE SCARICHE ATMOSFERICHE
DISPOSIZIONI ATTUATIVE DELL’ ART. 102
D.LGS 81/08 E S.M.I.(D.Lgs 106/09)
11. Decreto Legislativo 9/4/2008 n. 81
art.102 e s.m.i.
Consultazione dei rappresentanti per la sicurezza
1. Prima dell’accettazione del piano di sicurezza e di
coordinamento di cui all’articolo 100 e delle modifiche
significative apportate allo stesso, il datore di lavoro di
ciascuna impresa esecutrice consulta il rappresentante
dei lavoratori per la sicurezza e gli fornisce eventuali
chiarimenti sul contenuto del piano. Il rappresentante
dei lavoratori per la sicurezza ha facolta’ di formulare
proposte al riguardo.
12. DISPOSIZIONI ATTUATIVE DELL’ART.29
COMMA 1 LETT. C
Decreto Legislativo 9/4/2008 n. 81 art.92
c) organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi,
la cooperazione ed il coordinamento delle attivita’ nonche’ la loro
reciproca Informazione
13. LE EVENTUALI MODALITA’ DI ACCESSO DEI
MEZZI DI FORNITURA DEI MATERIALI
LA DISLOCAZIONE DEGLI IMPIANTI DI
CANTIERE
LA DISLOCAZIONE DELLE ZONE DI CARICO E
SCARICO
LE ZONE DI DEPOSITO ATTREZZATURE E DI
STOCCAGGIO MATERIALI E DEI RIFIUTI
LE EVENTUALI ZONE DI DEPOSITO DEI
MATERIALI CON PERICOLO DI INCENDIO O
DI ESPLOSIONE
20. RISCHIO DI INVESTIMENTO DA VEICOLI
CIRCOLANTI NELL’AREA DI CANTIERE
RISCHIO DI SEPPELLIMENTO (DA ADOTARE
NEGLI SCAVI)
RISCHIO DI CADUTA DALL’ALTO
RISCHIO DI INSALUBRITA’ DELL’ARIA NEI
LAVORI IN GALLERIA
21. RISCHIO DI INSTABILITA’ DELLE PARETI E
DELLA VOLTA NEI LAVORI IN GALLERIA
RISCHI DERIVANTI DA ESTESE DEMOLIZIONI
O MANUTENZIONI (OVE LE MODALITA’ TECNICHE DI
ATTUAZIONE SIANO DEFINITE IN FASE DI PROGETTO)
RISCHIO DI INCENDIO O ESPLOSIONE
CONNESSI CON LAVORAZIONI E MATERIALI
PERICOLOSI UTILIZZATI IN CANTIERE
22. RISCHI DERIVANTI DA SBALZI ECCESSIVI DI
TEMPERATURA
RISCHIO DI ELETTROCUZIONE
RISCHIO RUMORE
RISCHIO VIBRAZIONI
RISCHIO DALL’USO DI SOSTANZE CHIMICHE
RISCHI RELATIVI ALL’AREA E
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
RISCHI INTERFERENTI
23. SCELTE PROGETTUALI ED
ORGANIZZATIVE , LE
PROCEDURE , LE MISURE
PREVENTIVE E PROTETTIVE
24. AREA DI CANTIERE
ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE
LAVORAZIONI
PRESCRIZIONI OPERATIVE, MISURE
PREVENTIVE E PROTETTIVE (dpi Ecc.)
RELATIVE ALLE LAVORAZIONI INTERFERENTI
29. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI PRONTO
SOCCORSO
ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
ANTINCENDIO E DI EVACUAZIONE
RIFERIMENTI TELEFONICI
30. STIMA DEI COSTI
Degli apprestamenti previsti nel PSC
Delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di
protezione individuale eventualmente previsti nel PSC
per lavorazioni interferenti
Degli impianti di terra e di protezione contro le scariche
atmosferiche , degli impianti antincendio , degli impianti
di evacuazione fumi
Dei mezzi e servizi di protezione collettiva
Delle procedure contenute nel PSC e previste per
specifici motivi di sicurezza
31. Degli eventuali interventi finalizzati alla
sicurezza e richiesti per lo sfasamento
spaziale o temporale delle lavorazioni
interferenti
Delle misure di coordinamento relative
all’uso comune di apprestamenti
attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi
di protezione collettiva